Insufficienza respiratoria: come e perché avviene

L’insufficienza respiratoria è una patologia seria che si manifesta quando il sistema respiratorio non riesce a mantenere un adeguato rapporto tra ossigeno e anidride carbonica nel momento della respirazione. Parliamo di insufficienza respiratoria ipossiemica quando si ha una bassa quantità di ossigeno, insufficienza respiratoria ipercapnica invece quando c’è una maggiore concentrazione di anidride carbonica nel sangue. È importante non sottovalutare la patologia in quanto può comportare gravi danni agli organi vitali.

Nel caso di insufficienza espiratoria ipossiemica le cause possono essere: fibrosi polmonare, liquido nei polmoni, alterazione del tessuto polmonare per polmonite grave causata da batteri o virus (come il COVID-19), presenza di un trombo che intralcia un’arteria polmonare causando embolia. In caso di insufficienza ipercapnica invece parliamo di fattori scatenanti come: lesioni ai polmoni, obesità grave, abuso di farmaci o droghe, alterazioni della gabbia toracica, debolezza dei muscoli respiratori, asma grave o altre patologie ostruttive delle vie aeree.

Quali sintomi comporta e come si accerta?

I sintomi più comuni dell’insufficienza respiratoria sono: respiro affannoso, senso di soffocamento, stato confusionale, sudorazione abbondante, aumento degli atti respiratori, cianosi (pelle, labbra e unghie bluastre), sonnolenza, aritmie cardiache, tachicardia, dispnea.

Gli esami diagnostici per accertare la malattia sono diversi, tra cui troviamo: l’emogasometria arteriosa, un’analisi svolta sul prelievo di sangue da un’arteria del braccio, la spirometria che studia la funzionalità polmonare, TAC del torace. In base alla gravità il medico indicherà la terapia farmacologica da fare. Solitamente si fa ricorrere all’ossigenoterapia.